“Basta sottomissioni. Rifiuta la mascherina!” Questa la frase apparsa su diversi striscioni del Blocco Studentesco affissi nella notte nelle principali scuole cittadine. L’azione è la risposta alle dichiarazioni dei presidi veneti sul rialzo dei contagi e sulle mascherine già pronte in caso di emergenza. “È assurdo che dopo anni dalla fine dell’emergenza covid si torni a parlare, anche se per ipotesi, di mascherine a scuola”.
Nonostante i medici e gli specialisti abbiano già smentito che esista tutt’oggi un allarme covid, i presidi e i giornali si sono già sprecati in deliranti allarmi su una situazione che nei fatti non esiste più. Gli studenti italiani hanno già dovuto subire anni di repressione della vita sociale e di una sana frequentazione dei propri istituti a causa della malagestione. Tornare quindi oggi a parlare di mascherine in classe è non solo una mancanza di rispetto verso di loro e verso tutti i giovani, ma anche un inutile allarmismo volto a destabilizzare ancora una volta i giovani.
Per questo siamo intervenuti subito, per questo non tollereremo ancora gli allarmi dei presidi ipocondriaci.
Non riuscirete più a reprimere la forza vitale di una gioventù che non vede l’ora di rialzarsi dopo un’emergenza disastrosa. Certe situazioni non riuscirete più a imporle nelle nostre scuole.”
