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VERONA : “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” Il Presidente Ciambetti ha consegnato i premi Legalità e Sicurezza.

“I nomi di quanti hanno sacrificato la loro vita nella guerra contro le mafie, i nomi delle vittime innocenti, eroi loro malgrado, dovrebbero essere sufficienti a stimolare noi tutti a combattere il Male e quella cultura di morte di cui la Mafia è massima espressione contemporanea, tanto vigliacca quanto disumana” Così  Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, quest’oggi a Verona al Teatro Filarmonico  prima di consegnare il premio della Regione del Veneto  Legalità e Sicurezza, destinato agli operatori delle Forze di Polizia Nazionali e Polizie locali, operanti nel territorio regionale, che si sono distinti per capacità investigative, abnegazione, sprezzo del pericolo nello svolgimento dell’attività preventiva e repressiva.  La cerimonia è avvenuta nel contesto dell’VIII edizione della “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, promossa dalla Regione Veneto e realizzata da Avviso Pubblico in collaborazione con Libera Veneto. Assieme al presidente Ciambetti, anche i consiglieri Arturo Lorenzoni e Andrea Zanoni oltre a Bruno Pigozzo dell’Osservatorio regionale per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza, e tra i primi sostenitori della legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2012 promozione della cultura di legalità.  Citando Primo Levi Ciambetti parlando agli studenti veneti ha ricordato che “ Esiste un contagio del male: chi è non-uomo disumanizza gli altri, ogni delitto si irradia, si trapianta intorno a sé, corrompe le coscienze e si circonda di complici sottratti con la paura o la seduzione” E’ la banalità del male, per usare la  definizione di Hanna Arendt, è quella banalità che ci spinge a sottovalutare, non comprendere, tacere, distogliere lo sguardo, dimenticare: con le sue iniziative, e non solo una volta all’anno, Libera e Avviso Pubblico ci inviatano a guardare la realtà e lo fanno scandendo i nomi di quegli uomini e donne che sono caduti vittime innocenti della Mafia e che devono  vivere nella memoria di ogni cittadino, invitandoci a non diventare mai complici del Male” Ciambetti ha poi continuato: “. La cultura della Legalità, che è cultura di vita, che è quella primavera di cui ha parlato anche il presidente Mattarella l’altro giorno a Milano, ha salde radici nella democrazia e una democrazia matura come la nostra non ha paura della verità, anzi la reclama perché non c’è libertà senza verità. Noi tutti siamo qui perché crediamo nella vita, nella verità, nella pace. Ricordiamo quanti sono morti, è da loro che sgorga la nostra primavera, senza mai dimenticare quanti ogni giorno si impegnano al massimo possibile, mettendo a repentaglio la loro stessa vita, per garantire a noi tutti la libertà.  Il premio Legalità e Sicurezza che ogni anno assegniamo in questa giornata che vede assieme le Istituzioni democratiche, la Regione, i Comuni, l’associazione Libera, Avviso Pubblico,  è sintesi di quel Grazie che tutti i cittadini sentono nei confronti di quanti combattono la cultura di morte e che con il loro esempio sono stimolo per noi tutti nella ricerca della verità, per non dimenticare mai che la cultura della legalità è esercizio quotidiano, impegno, ma è anche gioia di vivere, è allegria è voglia di costruire assieme un futuro libero”

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