BELLUNOTG SALUTETOP NEWSVENETO

VERONA : Morti sul lavoro. A Verona la tappa del tour UGL “La sicurezza è il tuo futuro”

Continua il tour nazionale UGL “La sicurezza è il tuo futuro”, organizzato dal sindacato per presentare i dati emersi dal Report 2022 UGL “La Sicurezza nei e sui luoghi di lavoro”. A Verona, presso l’Hotel Leon d’Oro, si è svolta la nona tappa del tour (dopo Roma, Firenze, Bologna, Genova, Torino, Milano, Trieste, Avellino) per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di implementare una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro.  “Con 74 infortuni mortali sul lavoro e oltre due milioni di occupati il Veneto, ha registrato un’incidenza 35,6 casi per milione di occupati collocandosi al 12° posto. In valori assoluti è la città di Verona a registrare il maggior numero di infortuni mortali: 20. L’incidenza è di 49,5, a fronte di 404 mila occupati con il 28° posto in graduatoria. In termini di incidenza, la provincia più a rischio è quella di Belluno: 6 incidenti per oltre 85 mila addetti, con un’incidenza di 69,9 punti e l’8° posto nella graduatoria nazionale. A seguire troviamo Venezia (36°posto con 15 infortuni mortali e 348 mila addetti per una incidenza pari a 43,1). Treviso, invece si colloca all’82° posto con 7 infortuni mortali e oltre 391 mila addetti per un’incidenza pari a 17,9”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL.

“Per quanto riguarda invece il Trentino Alto-Adige – prosegue il sindacalista – considerata come regione, presenta fortissime criticità in materia di sicurezza sul lavoro. Nel 2022, gli infortuni mortali nei luoghi di lavoro, esclusi quelli in itinere, sono stati 30; con una platea di occupati di poco superiore a 487mila unità, l’incidenza è di 61,6 accadimenti per milione di occupati, cosa che colloca la regione al secondo posto della graduatoria nazionale, appena sotto la Valle d’Aosta. Guardando invece alla due province autonome, Bolzano appare più in sofferenza: con 17 accadimenti e con una popolazione di occupati che sfiora le 250mila unità, si colloca al decimo posto nella graduatoria per incidenza infortunistica (incidenza pari a 68,1 accadimenti per milione di occupati). Trento, invece, è al 23° posto, con 13 infortuni mortali ed una platea di occupati di 237mila unità, per effetto della quale l’incidenza è a 54,8 punti”.

“Occorre – conclude il sindacalista – un deciso impegno delle Regioni, per quanto di loro competenza, a iniziare da un rafforzamento dei controlli a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso il coinvolgimento degli enti locali, fondamentali per intercettare il lavoro sommerso nel commercio, nell’edilizia e nell’agricoltura”.

 

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button