VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO (PD) : MALVESTIO,ALTA ADESIONE ALLO SCIOPERO CON PRESIDIO DI OGGI, VENERDÌ 17 MARZO.
Oggi pomeriggio i lavoratori e le lavoratrici della Malvestio di Villanova di Camposampiero si sono riuniti in presidio, dopo aver aderito allo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali Fiom e Fim di Padova per protestare contro la decisione unilaterale della direzione aziendale di licenziare 25 dipendenti su 202. L’azienda ha aperto il 2 febbraio una procedura di licenziamento collettivo per 25 dipendenti motivando tale scelta come una necessità per rivedere le strategie produttive con lo scopo di sviluppare prodotti ad alta tecnologia che possano garantire maggiore margine, nonostante gli altissimi guadagni degli scorsi anni dovuti in prevalenza al Covid.
“Dopo la giornata di oggi e le dichiarazioni rilasciate per ingraziarsi la stampa e l’opinione pubblica dall’amministratore delegato e proprietario Marino Malvestio ci aspettiamo di essere convocati per trovare un accordo, dato che ha dichiarato di non voler licenziare nessuno che non sia volontario. Malvestio a questo punto deve chiarire anche a noi perché però ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per 25 dipendenti, quando, invece, dichiara di avere solo una dozzina di volontari disponibili ad accettare di andarsene. Deve, quindi, farci sapere se è disponibile a chiudere un accordo previa trattativa sulla definizione del congruo incentivo all’esodo con i volontari fino ad ora trovati, dato che sono 12 mentre la procedura è stata aperta per 25. Noi pensiamo che stia giocando sia con i numeri che con le parole, omettendo le sue vere intenzioni perché al tavolo di trattativa ha dichiarato di voler comunque licenziare, anche in assenza del numero completo di volontari. Dietro ai numeri da lui sbandierati vogliamo ricordare ci sono persone, lavoratori e lavoratrici con le loro famiglie e la loro professionalità e non riteniamo corretto questo tipo di atteggiamento da parte dell’azienda.” hanno dichiarato Anna Zanoni della Fiom Cgil di Padova e Roberto Norbiato della Fim Cisl di Padova.