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LE LATTERIE TURNARIE DELL’ARCO ALPINO IN MOSTRA AL MUSEO ETNOGRAFICO DEL FRIULI

Si inaugura venerdì e rimarrà aperta fino al 2 giugno

Verrà inaugurata venerdì 15 marzo alle ore 17.00, nella sede del Museo Etnografico del Friuli  a Palazzo Giacomelli (in via Grazzano a Udine) la mostra documentaria “Latte Mleko Milk – Il sistema turnario nell’arco alpino” realizzata con gli scatti di Graziano Soravito dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese. 

La mostra – curata da Maurizio Tondolo, direttore dell’Ecomuseo e redattore con la ricercatrice slovena  Špela Ledinek Loze dei testi che accompagnano le immagini – documenta e testimonia un modello solo in apparenza superato ma ancora attualissimo: il sistema della caseificazione collettiva, quello delle latterie turnarie. Un tempo diffuse al di qua e al di là delle Alpi (solo in Friuli negli anni ‘60 se ne contavano 625; la più antica era la latteria di Collina di Forni Avoltri, fondata nel 1880) sono oggi praticamente scomparse.

Sono sopravvissute – grazie ad allevatori, pastori, malgari e casari “resistenti” – alcune realtà, alle quali l’Ecomuseo delle Acque ha dedicato  un progetto di sostegno e valorizzazione: sono la Latteria di Campolessi di Gemona, dove l’iniziativa è stata avviata 15 anni fa, il Caseificio Turnario di Pejo (Val di Sole, Trentino) e la latteria turnaria di Valmorel nel Bellunese. Ad esse si è aggiunto il piccolo sistema malghivo sul Krn/Monte Nero in Slovenia, dove viene ancora oggi praticata una gestione comunitaria degli alpeggi risalente alla fine dell’Ottocento.

L’Ecomuseo delle Acque ha trovato una spalla importante nel movimento di  Slow Food, con il quale è stata scritta la “carta dei principi delle latterie turnarie”, un decalogo di buone pratiche sottoscritto dalle quattro realtà casearie. Dal 2013 il Latteria di Campolessi ed il Casolèt della Val di Sole (entrambi  rigorosamente a latte crudo, come quello di Valmorel) sono stati riconosciuti come Presìdi di Slow Food. 

All’inaugurazione, con i protagonisti – i rappresentanti delle quattro realtà documentate dalla mostra – saranno presenti l’assessore l’assessore alla cultura del Comune di Udine Federico Pirone e lo chef “stellato” Emanuele Scarello che parlerà dell’interesse che l’alta ristorazione riserva a prodotti (come i formaggi da latte crudo) etichettati da Carlo Petrini con il celebre slogan “buono, pulito e giusto”.

La mostra, che approda a Udine ampliata e rinnovata dopo un lungo girovagare con tappe in Trentino, Veneto, Slovenia e Friuli, sarà visitabile fino al 2 giugno prossimo. Durante il periodo di apertura, verranno organizzati incontri sul tema, visite guidate alle latterie, degustazioni di formaggi, animazioni per ragazzi e famiglie. “Siamo lieti – sottolinea Maurizio Tondolo – di avviare questa collaborazione con il Museo Etnografico del Friuli, che da tempo promuove iniziative articolate che si occupano del rapporto tra il patrimonio e il territorio, luogo di interazioni, memorie, testimonianze, saperi. L’Ecomuseo delle Acque da parte sua sostiene progetti di sviluppo incentrati sulla sostenibilità: lo fa interpretando, salvaguardando, valorizzando i beni comunitari che caratterizzano il territorio di riferimento. Siamo certi che le due istituzioni che potranno dialogare e trovare occasioni di confronto e di scambio, arricchendosi reciprocamente.”

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