PADOVA : IMMIGRAZIONE IN VENETO E HUB – ZAIA , ACCOGLIENZA DIFFUSA IL VOLERE DELLA LEGA L’HA ABOLITA
Zaia, preso atto del fallimento del suo Governo nel contenimento degli sbarchi ormai più che raddoppiati con punte mensili del +1000%, propone – dichiarano l’on. Enrico Cappelletti e la sen. Barbara Guidolin del M5S – un’accoglienza distribuita sui territori per evitare pericolosi e difficilmente gestibili assembramenti in mega-tendopoli, sul modello “Cona”. Improvvisa “illuminazione” del presidente, ma lo schema di accoglienza diffusa – dichiarano i parlamentari veneti del M5S – esisteva già e era lo Sprar. Il Sistema SPRAR, oltre a vitto ed alloggio per sei mesi e rinnovabili per altri 6, erogava altri utili servizi per favorire l’integrazione. Lo Sprar è stato abolito proprio per volere del partito di Zaia con il “Decreto Salvini” n. 113/2018.
Oggi l’unica soluzione efficace sarebbe un accordo europeo di redistribuzione generalizzata e immediata per tutti i migranti in arrivo. Un accordo vincolante, – aggiungono Cappelletti e Guidolin – con sanzioni per i Paesi che non rispettano le quote nazionali, stabilite in base a criteri di equa e sostenibile ripartizione. Quote comprendenti i migranti economici che ogni Paese può e ha interesse ad assorbire nel proprio mercato del lavoro. E’ indifferibile varare una nuova politica europea sull’immigrazione, superando i Trattati di Dublino. Temiamo che il Governo Meloni, al quale il partito di Zaia appartiene, – insistono Cappelletti e Guidolin delM5S – remi contro l’Italia e a favore di Paesi loro alleati come Polonia ed Ungheria, contrari ad ogni forma di redistribuzione. Zaia non recrimini sui propri errori ma – concludono i parlamentari del Movimento 5 Stelle – tenti di portare buon senso nel suo Governo o il Veneto pagherà un prezzo salato.