Intervento di recupero, questa mattina, per la Polizia Provinciale. Gli agenti sono stati chiamati in Piazza dei Martiri, a Belluno, dove un falco pellegrino aveva appena predato un piccione di città.
Il rapace è piombato sulla preda e la stava consumando proprio sul liston, tra gli sguardi curiosi di decine di bellunesi, in giornata di mercato. Motivo per cui i vigili urbani del capoluogo hanno richiesto l’intervento delle guardie provinciali. Gli agenti di Palazzo Piloni hanno catturato il falco servendosi solamente di un paio di guanti. «L’animale, un maschio adulto, aveva un atteggiamento particolarmente confidente, cosa non insolita per un falco pellegrino affamato» spiega il consigliere provinciale delegato alla gestione faunistica. «Siccome non presentava ferite, o anelli che potessero far pensare a un esemplare addomesticato, gli agenti lo hanno portato in ambiente rurale, per permettergli di finire la predazione in un contesto più consono. Hanno monitorato il suo comportamento e hanno potuto verificare che una volta completato il pasto, il falco si è involato. Con ogni probabilità l’animale era affamato da giorni e una volta rifocillatosi, si è allontanato senza problemi».
Verrà comunque monitorata dalle guardie provinciali nei prossimi giorni la zona in cui l’animale si è allontanato. In caso di necessità, è già stato allertato il veterinario del Cras di Treviso, con cui la Provincia di Belluno è convenzionata.
«La predazione in centro città non è del tutto insolita: spesso si vedono esemplari di falco pellegrino aggirarsi nella zona del campanile del Duomo – continua il consigliere delegato -. Stiamo parlando di un rapace cacciatore d’eccezione, che anzi svolge un ruolo ecologico fondamentale. Proprio il falco pellegrino, animale preferito da Federico II di Svevia nelle sue battute di caccia reale, in picchiata può raggiungere i 300 chilometri orari, e proprio per questo viene utilizzato nelle piste degli aeroporti, per allontanare gli stormi di uccelli che creerebbero problemi alle operazioni di decollo e atterraggio dei velivoli».
Il presidente della Provincia ringrazia gli agenti provinciali, «per la grande professionalità dimostrata anche in questo intervento». «Va sottolineata la correttezza della procedura eseguita» conclude il consigliere delegato. «Sono stati chiamati giustamente i professionisti formati a questo genere di interventi. Un rapace come il falco pellegrino, non gestito in maniera corretta e toccato senza i dispositivi di sicurezza, può provocare ferite anche gravi con i suoi artigli».