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Friuli-Venezia Giulia, le destinazioni più curiose tutte da scoprire

Tra le mete più belle da visitare sul territorio italiano è facile nominare il Friuli-Venezia Giulia. Tra le tappe immancabili il castello di Duino, il Sacrario militare di Redipuglia, la Risiera di San Sabba, il lago di Redona, la diga del Vajont e la città di Torviscosa

Viaggiare, al giorno d’oggi, grazie alla straordinaria evoluzione tecnologica, è molto più semplice, anche per chi non ha una grande esperienza con l’uso del pc e del web. Il settore del turismo non è certamente l’unico che è cambiato notevolmente dall’avvento degli smartphone e dal boom di internet: basti pensare al campo dei giochi casino senza deposito, diventato facilmente accessibili a tutti con qualche rapido click.

Tecnologia che può tornare utile anche per trovare la destinazione più adatta alle proprie esigenze, a maggior ragione nel caso in cui aveste intenzione di organizzare una vacanza un po’ diversa dalle vostre abitudini. Tra le mete più belle da visitare sul territorio italiano, così, è facile nominare il Friuli-Venezia Giulia.

La prima tappa: il castello di Duino

Una delle mete più affascinante, ma poco battute, del Friuli-Venezia Giulia è sicuramente rappresentata dal Castello di Duino. Un luogo che non viene tenuto in grande considerazione dalle principali rotte turistiche, anche se in realtà offre uno squarcio paesaggistico meraviglioso.

Infatti, questo castello è stato costruita su una rocca che finisce a strapiombo sul mare e che permette di ammirare da una posizione assolutamente privilegiata il Golfo di Trieste. Tra le caratteristiche da ammirare troviamo un’architettura composita meravigliosa e una collezione di tanti cimeli d’epoca. Un castello che nasconde anche tanti misteri e leggende, ma che rappresenta anche il punto di partenza per una pazzesca passeggiata panoramica, ovvero il Sentiero Riike.

Il confine orientale e i sacrari militari

Il Friuli-Venezia Giulia, purtroppo, ha rappresentato un luogo molto importante e drammatico sia nella Grande Guerra che nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Ed è questo il motivo per cui lungo tutto il suo territorio regionale, ci sono tantissimi memoriali.

Uno dei sacrari militari maggiormente famosi è sicuramente il Sacrario militare di Redipuglia, che presenta una scenografia a dir poco sconfinata e decisamente austera. Non solo, visto che si consiglia anche la visita dell’Ossario di Oslavia, collocato su una delle quattro torri e che rappresentava una sorta di fortino posto nei pressi del confine.

Da ammirare anche il memoriale triestino della Risiera di San Sabba, che va a ricordare il ben noto, purtroppo, campo di internamento e di smistamento nazista. E c’è pure un tempio che inneggia alla pace tra i popoli, ovvero l’Ara Pacis Mundi, che si trova in quel di Medea.

Le meravigliose dighe in provincia di Pordenone

Dal punto di vista ingegneristico, oltre al fatto di trovarsi in località montane estremamente affascinanti, le diverse dighe che sono collocate in provincia di Pordenone non sono così famose come in realtà meriterebbero.

Proviamo a scoprire l’itinerario da seguire per poterle ammirare in tutto il loro splendore. Si parte dal comune di Meduno, arrivando poi fino al lago di Redona e poi, salendo ancora di più, fino a Ca’ Selva e Ca’ Ciul. Lungo questo percorso avrete la possibilità di ammirare l’imponenza e la bellezza delle tre dighe dell’impianto di Val Meduna.

Poi, dalla località di Montereale Valcellina non dovrete far altro che seguire il torrente Cellina in direzione Barcis. A questo punto, dovete raggiungere il comune di Casso ed Erto, in cui è collocata un’altra diga particolarmente famosa, ovvero quella del Vajont. All’interno del lago di Redona c’è la possibilità di ammirare una serie di antichissime costruzioni sommerse che sono riemerse. In quel di Barcis, invece, c’è uno spettacolare lago artificiale dotato di acque azzurro intenso.

Tra Grado e Palmanova, ecco Torviscosa

La località di mare molto conosciuta come Grado e la città di Palmanova: nel bel mezzo troviamo la città di Torviscosa, che presenta una peculiarità decisamente particolare, ovvero quella di essere una città di fondazione. Venne realizzata nel corso dell’epoca fascista tutt’intorno allo stabilimento SNIA Viscosa, che a quel tempo era la più importante azienda in Italia nel campo dei tessili artificiali.

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