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ITALIA/USA A RISCHIO DAZI.VENETO QUARTA REGIONE PER EXPORT USA 7,6 MILIARDI (+35% DAL 2019). SILVIA MORETTO, «UNA GUERRA COMMERCIALE DANNEGGEREBBE TUTTI»

Gli Stati Uniti sono il terzo mercato di sbocco per il Veneto, valgono il 9,3% delle esportazioni regionali complessive, circa 7,6 miliardi di euro nel 2023, sono 5,4 miliardi nei primi nove mesi del 2024 (-4,8% rispetto all’anno prima), con una quota sul totale nazionale pari al 11,2%, quarta regione esportatrice verso gli Usa (dopo Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana). E in settori chiave della manifattura – come macchinari e apparecchi, prodotti in metallo, agroalimentare, tessile abbigliamento – il peso della domanda americana sul surplus regionale (6,2 miliardi su 20,5 complessivi) è ancora più strategico. Un’interconnessione, cresciuta in valore dell’export del +35% dal 2019, oggi alle prese con l’incognita dazi annunciati dal Presidente eletto Donald Trump ancora prima dell’entrata in carica, in una fase di preoccupante debolezza economica delle storiche e principali controparti economiche del Veneto, Germania e Francia in primis. «L’export genera circa la metà del PIL veneto ed è un fattore sempre più decisivo per la crescita della nostra economia. Nonostante il persistere di un contesto internazionale complesso e incerto, dobbiamo fare in modo che la spinta competitiva delle nostre imprese continui e si sviluppi nel 2025. A partire da mercati strategici per il Made in Italy come gli Stati Uniti. Per questo guardiamo con grande attenzione ma anche realismo all’insediamento della nuova Amministrazione americana e a come potranno evolvere le sue politiche. Auspichiamo che con la nuova Presidenza Trump la partnership commerciale tra il nostro Paese e gli Stati Uniti prosegua e si sviluppi in maniera costruttiva a beneficio di tutti». Così Silvia Moretto, Consigliere delegato Confindustria Veneto Est per gli Affari Internazionali, alla vigilia dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca come 47esimo Presidente degli Stati Uniti.

«Sappiamo quali siano state le politiche commerciali al suo primo mandato e ancor di più le sue intenzioni dichiarate sui dazi, graduali o no. Capiremo nelle prossime settimane – afferma Moretto –. Ciononostante, confidiamo nel pragmatismo della nuova Amministrazione Usa e nel fatto che gli Stati Uniti siano consapevoli che una guerra dei dazi danneggerebbe tutti, anche l’America, ancor di più vista la stretta interconnessione tra le economie americana ed europea e il ruolo che potrà avere la Cina in questo nuovo contesto geopolitico».

«I dati ci dicono che le esportazioni venete tra il 2019, primo mandato di Trump, e il 2023 sono aumentate a due cifre. Speriamo che questa crescita possa proseguire anche con il nuovo Presidente, ma ovviamente i timori ci sono e riguardano anche il Veneto. Confidiamo nell’azione bilaterale del Governo, anche grazie ai rapporti consolidati oltreoceano, e che gli Stati Uniti continuino ad essere un solido alleato dell’Italia e dell’Europa in campo economico, così come per la difesa comune. Nel contempo, servirà più coesione a livello Ue e tra i Paesi membri per poter affrontare questo nuovo corso con visione comune, geopolitica e industriale, coraggio e determinazione».

 

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