MESTRE (VE) : FEDERALBERGHI VENETO “L’AUMENTO DELLA TASSA DI SOGGIORNO A COSTERMANO PENALIZZA L’INTERA COMUNITÀ”
Il presidente Massimiliano Schiavon sull’aumento dell’imposta da parte del Comune di Costermano sul Garda: “Decisione che ci preoccupa. Mina la competitività della località, tra le più attrattive dell’entroterra gardesano. L’amministrazione ci ripensi e agisca nel reale interesse della collettività”. Federalberghi Veneto esprime grande preoccupazione per la decisione imposta dall’amministrazione di Costermano sul Garda lo scorso 19 novembre, sempre d’attualità per le conseguenze che può comportare sull’intero sistema turistico dell’entroterra gardesano: l’aumento della tassa di soggiorno per tutte le strutture ricettive all’interno del Comune, che, collocandosi in una forbice compresa da tre a cinque euro (due in più della precedente tassa), è divenuta tra le più onerose di tutto il Garda Veneto.
“L’aumento indiscriminato della tassa di soggiorno” dichiara Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto “è una scelta miope. Costermano è una destinazione turistica in grande fermento, amata da famiglie e viaggiatori che scelgono soggiorni residenziali, spesso prolungati. Questo aumento rischia di rendere la località meno accessibile, inviando un messaggio negativo: che Costermano non è più interessata ad accogliere turisti. Ma il turismo è un pilastro fondamentale dell’economia locale e di molti nuclei familiari che vivono lì”.
I numeri turistici di Costermano, negli anni successivi all’emergenza Covid, hanno evidenziato una crescita costante e determinante per il territorio: nel 2023 il Comune lacustre ha sfiorato le 300.000 presenze, con un incremento del 9,2% rispetto al 2022 e del 6,5% rispetto al 2019 pre-pandemico, che l’ha portato ad affermarsi come una delle destinazioni chiave dell’entroterra gardesano. Nello specifico, quest’area geografica ha raggiunto 1.712.592 di presenze nel 2023 e circa il 18% delle stesse è da assegnare a Costermano: nella zona, solo Valeggio sul Mincio ha pesato di più (28%). Questa importante ripresa, che sta coinvolgendo non solo gli alberghi (per la prima volta, dopo la pandemia, hanno superato le 40.000 presenze a Costermano), ma l’intera filiera turistica dell’entroterra gardesano, potrebbe però essere messa in discussione dall’aumento della tassa di soggiorno deciso dal Comune.
“L’amministrazione” prosegue il presidente Schiavon “deve considerare l’impatto delle proprie decisioni sull’intera comunità. A Costermano il turismo è una delle principali risorse del territorio: occorre incentivarlo in maniera sostenibile ed accessibile, non scoraggiarlo attraverso oneri che rischiano di allontanare i visitatori e danneggiare l’immagine della destinazione. E, in ogni caso, è doveroso che ogni iniziativa legata alla tassa di soggiorno sia finalizzata a migliorare l’offerta turistica: con quali benefici per la comunità locale e turistica si giustifica questo aumento?”Federalberghi Veneto sostiene – quindi – la sua rappresentanza locale e invita il Comune di Costermano a rivedere la decisione e ad aprire un confronto costruttivo con le realtà del territorio per individuare soluzioni equilibrate, che non penalizzino l’attrattività turistica della località. “Siamo sempre pronti a collaborare con l’amministrazione per trovare strategie che garantiscano risorse al Comune senza gravare eccessivamente su chi sceglie di visitare e investire sul territorio. Il turismo è un bene di tutti e deve essere tutelato per la collettività” conclude Schiavon.