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PADOVA : Urbs picta non Urbs stinta

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO : 

Crescono le voci di coloro che, pur non avendo un atteggiamento negativo in merito alle espressioni pittoriche degli artisti di street art sulle facciate dei nostri condomini e delle nostre costruzioni come scuole, patronati, facoltà universitarie, ospedali, etc., si chiedono se tale attività non vada in qualche modo regolamentata e “contingentata”. Una diffusione fuori controllo (come anche una lettrice del Gazzettino di ieri, la sig.ra Lucia Rosano scrive) che rischia di banalizzare un fenomeno con tanti elementi positivi, ma anche con un limite che va tenuto in debito conto: è una “imposizione” seppur solo visiva, ma a tutti i cittadini, che possono apprezzare la qualità artistica, come no!
Ognuno, soprattutto autodefinendosi “artista” ha il diritto e la libertà di esprimersi a suo piacimento, ma in questo caso siamo tutti obbligati a “comprare” l’opera e tenercela davanti gli occhi, come non accade quando scegliamo un quadro.
Allora, una programmazione e un vaglio della qualità tecniche (alcuni murales stanno già scolorendo e provocano un degrado ancor peggiore di quello iniziale) e artistiche delle opere sono probabilmente necessarie. Anche il colore delle facciate degli immobili privati necessita di un parere di una commissione che vigila che le scelte siano coerenti con il contesto urbanistico.  A maggior ragione se si tratta di dipinti, di tutti i tipi.

Urbs picta si, ma Urbs stinta no!

Ubaldo Lonardi
Vicepresidente del Consiglio Comunale di Padova

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