Prima la pandemia, poi la guerra. È così che, ad esempio, se fino a due anni fa si riusciva a far arrivare dalla Cina un container in appena quattro settimane, ora ci vogliono quattro o cinque mesi. Un ritardo che, ovviamente, finisce poi per ripercuotersi su tutta la filiera del trasporto fino al consumatore finale.
Da qui la spinta a un ritorno a “far magazzino” e la conseguente necessità di nuovi spazi dove stoccare e lavorare le merci. Ne sa qualcosa Ceccarelli Group, che dopo aver aperto un nuovo magazzino per la sua Transfriuli a Tavagnacco (Ud) e in vista dell’imminente apertura del nuovo centro di Pradamano (Ud), ha appena reso operativa la sua seconda sede padovana.
L’azienda friulana, evolutasi da corriere a gruppo industriale nel settore dei trasporti e della logistica nazionale e internazionale su gomma, ha inaugurato un nuovo funzionale magazzino all’Interporto di Padova.
Una scelta dettata dalla necessità di rispondere al costante aumento della domanda, che a Padova negli ultimi otto anni ha visto Ceccarelli Group gestire un volume di merci passato da 400 a 4 mila quintali al giorno, con picchi fino a 4.500 quintali. Il nuovo magazzino dispone di una superficie totale di 3.700 metri quadri e va ad affiancarsi a quello già in uso, per un totale di circa 7.000 metri quadri. Fornita di 36 porte di carico e scarico destinate a una flotta di 60 mezzi, la struttura lavora 24 ore su 24 ed è stata dotata delle migliori tecnologie e dotazioni informatiche, oltre a comprendere impianti antintrusione, antincendio e di video sorveglianza.
Il vecchio magazzino continuerà a essere utilizzato per rendere ancora più efficiente l’attività di trasporto in ambito nazionale ed internazionale, mentre quello nuovo sarà messo al servizio della distribuzione giornaliera dell’ultimo miglio.
«L’ampliamento degli spazi, con l’affiancamento del nuovo magazzino, – commenta Luca Ceccarelli, presidente di Ceccarelli Group – ci permette di aumentare la capacità di gestire le attività di distribuzione ottemperando alla mission di operatore dell’ultimo miglio che ci vede già da tempo protagonisti in Veneto. Inoltre, avremo da oggi la possibilità di crescere ulteriormente nell’ambito della raccolta di prodotti delle aziende locali che poi vengono trasportati in tutta Italia e all’estero».
La filiale di Padova, del resto, riveste un ruolo strategico per la posizione baricentrica che occupa rispetto al territorio veneto e il suo potenziamento dovrebbe consentire a Ceccarelli di raggiungere un volume di 5 mila quintali di merci al giorno, attestandosi sui livelli della sede di Udine. Nata nel 1979, l’azienda friulana ha alle spalle clienti solidi, tra i quali spiccano grandi gruppi internazionali. Dopo la crescita fatta registrare anche in tempo di Covid, conta 210 dipendenti diretti e 350 indiretti e si propone come partner globale per le imprese.