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VENEZIA : Alberto Villanova (Lega-LV), “Attacco a Israele, risoluzione approvata a maggioranza. Astensione del Pd cartina di tornasole della sinistra nel prendere le distanze dalle posizioni più radicali contro Tel Aviv”

“Con il voto in aula di oggi, abbiamo voluto indicare chiaramente quella che è la posizione del nostro Veneto: una condanna ferma, inequivocabile, senza ambiguità, dell’attacco perpetrato da Hamas. Le immagini di quanto accaduto il 7 ottobre ci hanno riportato alla memoria un passato che tutti quanti avremmo voluto dimenticare. Non possiamo restare in silenzio: Israele ha il diritto di difendersi, e il Veneto oggi ha preso una posizione netta al riguardo. La decisione del Pd di inseguire ancora una volta la posizioni delle colleghe Guarda e Ostanel e non votare il testo nella sua interezza, nonostante un lungo tentativo di trovare una versione comune, è la prova che, purtroppo, ancora oggi una parte della sinistra più radicale non è in grado di prendere le distanze da chi ha ancora dubbi su chi siano gli aggressori e chi gli aggrediti”. Così Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta “Dopo l’approvazione della risoluzione di cui è primo firmatario che condanna il vile attacco di Hamas contro Israele. Non possiamo non ricordare le centinaia di persone sequestrate, tra cui anche moltissimi bambini in tenera età esibiti come trofei, in agghiaccianti video circolati in rete. E non possiamo non riconoscere che Hamas stia impedendo la fuga dei civili. Oggi questo Consiglio regionale del Veneto ha condannato con forza l’appartenenza di Hamas ai gruppi terroristici più crudeli e violenti che esistano al mondo, e ha ribadito il pieno sostegno a Israele, nella consapevolezza del suo diritto a difendersi. Paragonare i terroristi islamici alla democrazia di Israele è inaccettabile. Avrei preferito che il Consiglio regionale, nella sua interezza, votasse il mio testo, che ha trovato anche la condivisione degli alleati di FDI e di FI. Purtroppo, però le opposizioni non hanno colto la mia disponibilità. E questo certifica la difficoltà politica di una parte della sinistra nel prendere le distanze da chi, subdolamente, utilizza dei gruppi per sostenere il terrorismo palestinese. Mettere sullo stesso piano l’attacco di Hamas e la reazione di Israele è altrettanto intollerabile: niente, nulla e nessuno può giustificare la violenza di Hamas. Non è possibile commuoversi guardando Schindler’s list per poi non inorridirsi di fronte a chi raccoglie fondi per massacrare civili israeliani. Io sto con Israele, con la democrazia, con la libertà”.

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