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VENEZIA : ELENA OSTANEL “Sito web Regione ospita locandine gruppi Lega e Zaia. La Giunta non risponde calpestando istituzioni e opposizione, fatto gravissimo”

“Quello che è accaduto è gravissimo. Ci sono delle questioni di opportunità politica e di rispetto per le istituzioni che non possono essere liquidate con una risposta che non risponde”. Lo afferma Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo, commentando la ‘risposta’ ricevuta all’interrogazione “La Regione garantisca per il D.L. ‘Veneto Territorio Sostenibile’ un vero processo partecipativo, aperto a tutti i cittadini, senza loghi di partito”.

Lo scorso mese, a settembre, le pagine istituzionali della Regione del Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/ambiente-e-territorio/vts) – struttura della pianificazione urbanistica, comparto ambiente e territorio – nel programma degli incontri per discutere e implementare il prossimo Testo Unico per il governo del territorio e del paesaggio (‘Veneto Territorio Sostenibile’) hanno ospitato locandine marchiate, in tre occasioni, con i loghi leghisti e in una con la dicitura del gruppo misto. Locandine ora rimosse. Nell’interrogazione avevo chiesto se la Giunta regionale sapeva e aveva lasciato fare. Si sono ben guardati dall’abbozzare una risposta, ma un’idea ce la siamo fatta. Quel che è certo è che oggi è andato in scena – commenta Ostanel – un comportamento vergognoso della Giunta Zaia stessa, che ha dimostrato una completa mancanza di senso istituzionale e che ha calpestato, insieme con i diritti dell’opposizione, anche ogni traccia di policy per il sito della Regione. Il Portale web che ha veicolato degli incontri istituzionali – per il percorso partecipativo con i cittadini sul Testo unico per Urbanistica e Territorio – con i loghi dei gruppi regionali della Lega e di Zaia Presidente”.

“Palazzo Balbi ha avuto la sfrontatezza di varare una non-risposta alla mia interrogazione e di mandare un assessore in aula a leggere due paginette risibili di vuoto pneumatico assoluto, confermando il concetto che, quando ci sono di mezzo i partiti amici, le regole non valgono più. Sarebbe stato corretto  e forse bastato  che l’assessore venisse in aula a dire ‘scusate, abbiamo sbagliato a usare il sito istituzionale della Regione come un megafono di partito’. Invece, a fronte di questo comportamento, mi riservo di valutare la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti. Se la Regione del Veneto – conclude Elena Ostanel – permette un utilizzo distorto dei suoi stessi strumenti istituzionali ai fini di propaganda politica, vedrò di percorrere le vie opportune in modo che possa venire censurata”.

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