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VENEZIA : Ostanel (VcV) “il centrodestra tratta la crisi demografica come un bonus edilizio. Invece serve welfare dedicato e più asili nido”

 «L’inverno demografico è un problema epocale, che minerà la nostra società nei decenni a venire, Veneto compreso. Invece il governo, con questa pensata miope, lo tratta come un qualsiasi bonus edilizio». Lo dice Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo, sulla proposta di introdurre interventi fiscali per abbattere l’Irpef delle famiglie con figli a carico.

«Dal punto di vista demografico siamo una nazione zoppicante – aggiunge la consigliera –  ma invece di curare la frattura con un piano organico, lungimirante e sganciato da pregiudizi ideologici come hanno fatto in Francia negli anni scorsi, il centrodestra promette una stampella fatta di sgravi fiscali, pensando che le famiglie decidano di mettere al mondo un figlio guardando al 730».

«Quello che manca, anche nella nostra regione – osserva Ostanel – sono gli asili nido, i pediatri, i servizi per le famiglie, i congedi parentali e tutto un sistema coordinato di welfare che faccia sentire la fiducia nel futuro a chi sceglie di mettere al mondo un figlio. Avere nidi a costi accessibili diventa fondamentale per le donne e la loro indipendenza lavorativa, e in alcuni territori del Veneto non è affatto scontato. C’è una forte disparità tra le diverse zone, con le aree interne (montagna e Polesine) indubbiamente più svantaggiate rispetto ai grossi centri».

Già, perché il Veneto non è un’isola felice, ma solo la 9° regione italiana per posti disponibili in asili nido e servizi prima infanzia (dati 2019 – Openpolis): da noi ci sono 30,6 posti autorizzati per 100 bambini tra 0 e 2 anni, un numero ancora distante dalla soglia fissata dalla Unione Europea di 33 posti per 100 bambini. Ci superano Valle d’Aosta, Umbria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Lombardia. Eccetto le ultime due, le altre hanno tutte superato la soglia europea del 33%. Altro che primato veneto zaia-centrico.

In Veneto, inoltre, le famiglie sono messe in difficoltà dalla spesa mensile per mantenere un bambino all’asilo nido comunale: siamo la 5° regione più cara per costo del servizio, con 351 euro, contro 303 euro di media per l’Italia. Diventiamo però la regione peggiore d’Italia per quanto riguarda la quota a carico delle famiglie: nel Veneto è il 26,2 %, contro una media nazionale del 19,4%. (Cittadinanzattiva su dati 2019/2020)

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