«Un fallimento. Completo. Solo a mettere in fila gli esiti del pasticcio per il concorso pubblico del febbraio 2022, indetto da Azienda Zero per la copertura di 47 posti di “dirigente psicologo”, bloccato dalle sentenze e adesso costretto a ripartire da zero, c’è da mettersi le mani nei capelli». Lo dice Elena Ostanel, consigliera regionale del gruppo Il Veneto che Vogliamo, sulla procedura concorsuale di cui il Tar del Veneto e il Consiglio di Stato hanno accolto i ricorsi degli esclusi. Prosegue Ostanel: «Non solo i cittadini veneti sono ancora senza quei 47 psicologi, ma sulle casse pubbliche devono pesare gli importi –quelli già sostenuti e quelli futuri previsti – per il doppio concorso, il lavoro dell’avvocatura regionale, le spese legali per le cause. ».
«Se i riconoscimenti per i successi vengono giustamente elargiti, a questo punto – attacca Ostanel – le assunzioni di responsabilità per i disastri amministrativi, di cui questo concorso rappresenta un caso paradigmatico, devono essere riconosciute, con i provvedimenti di conseguenza. Questo è un fallimento di Azienda Zero. Rappresentarlo in ogni altro modo vorrebbe dire prendere in giro i cittadini veneti e tutte le professionalità capaci del nostro apparato socio sanitario.».
«L’11 luglio scorso – ricorda Ostanel – la Giunta rispose con parole vuote e delatorie ad una mia interrogazione su questa vicenda, non assumendo responsabilità, non comunicando decisioni, non dicendo, insomma, nulla di nulla. Adesso, che la giustizia amministrativa rende palese la disfatta di Azienda Zero, speriamo che il mantra di palazzo Balbi non sia – al solito – far finta di nulla e girarsi verso il prossimo riflettore».
«Un’ultima annotazione – Ostanel conclude pungendo – se il presidente Zaia guarda all’Argentina per trovare gli autisti di autobus che mancano al nostro Tpl e sussurra che bisognerebbe rifletterci pure per i medici, non è che adesso – per assumere qualche decina di psicologi – pensa di fare lo stesso? A volte, invece di guardare oltreoceano nell’altro emisfero, basterebbe attuare le procedure con le dovute attenzione e professionalità. Senza danneggiare gli esclusi e deludere i temporanei vincitori».
