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VENEZIA : Sesta commissione ascolta mondo della cultura su manovra finanziaria 2024

Un mondo plurale e vivace, ricco di iniziative, ma che chiede cura, attenzione e sostegno alla Regione per mantenere i risultati raggiunti e rispondere alla propria ‘mission’ e alle esigenze del pubblico. Questa l’immagine composita sullo stato di salute e le aspettative delle maggiori istituzioni culturali del Veneto raccolta dalla commissione Cultura del Consiglio veneto, nel corso delle audizioni programmate in vista della discussione della Nota di aggiornamento del Defr (il documento di economia e finanza della Regione), della legge di stabilità 2024, del relativo collegato, nonché del bilancio regionale di previsione 2024-26. La commissione, presieduta da Francesca Scatto (Lega-Lv), vicepresidente Elena Ostanel (Il Veneto che vogliamo) ha raccolto le voci di Anci, Agis, Arteven, del Teatro stabile del Veneto, delle fondazioni Fenice, Arena e Teatro comunale di Vicenza, e delle reti Teatri Vivi di Vicenza, Res spettacolo dal vivo, Tib teatro, della Veneto Film Commission, Associazione produttori professionali teatrali veneti, delle fondazioni Aida, Giorgio Cini, Peggy Guggenheim, Ateneo Veneto, Accademia Olimpica di Vicenza, dell’Associazione Ville venete e di Icom, il network internazionale dei musei.

Nel corso dell’audizione sulla manovra economica 2024 – che nella sua prima impostazione ricalca quasi fedelmente le risorse messe a bilancio nel 2023 per cultura e spettacolo – sono emerse le preoccupazioni delle reti dello spettacolo dal vivo e dei gestori delle sale cinematografiche per i propri bilanci e il futuro del settore, i programmi e i  progetti delle Fondazioni culturali, le richieste di una ‘mano pubblica’ che aiuti a rendere competitiva l’offerta del comparto culturale veneto, insieme alla soddisfazione per alcuni risultati di rilievo raggiunti sia da soggetti culturali consolidati, come il Teatro stabile del Veneto, sia da enti di recente istituzione, come la Veneto Film Commission. La commissione ha infine espresso parere favorevole al piano annuale degli interventi realizzativi e delle collaborazioni del MeVe, il memoriale veneto della Grande guerra e della ‘guerra infinita che ha sede a Montebelluna: i 350 mila euro stanziati con apposita legge per l’annualità in corso saranno investiti nella strutturazione delle reti culturali di cooperazione, nello sviluppo di progetti di ricerca storia, nella valorizzazione delle sinergie con le reti dei musei già esistenti e nella valorizzazione in chiave turistica dei territori veneti interessati.

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