VENEZIA : Zottis, Bigon e Montanariello (Pd), “Agricoltura, anticipi PAC, pagata solo una parte delle aziende venete. Giunta regionale riferisca urgentemente”
“A quanto ci risulta, l’anticipo sui pagamenti della PAC 2023, in calendario dal 16 ottobre al 30 novembre, è stato effettuato dalla Regione a beneficio di 34.000 aziende agricole veneto, raggiungendo una percentuale pari al 60% del premio base. Siamo ancora lontani da una erogazione sufficiente a soddisfare tutte le attività. Ci chiediamo come sia possibile questo ritardo che danneggia ulteriormente le nostre realtà che operano nel settore e che contavano su queste risorse per affrontare al meglio una fase segnata da enormi difficoltà”.
La presa di posizione è dei consiglieri regionali del Partito Democratico Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Jonatan Montanariello.dem,
“Quasi nessun stanziamento – sottolineano gli esponenti Dem – è stato erogato per il Piano di Sviluppo Rurale, benché sia stata inserita nell’elenco delle finanziabili una serie di domande, come ad esempio quelle inerenti l’agricoltura biologica e la conservazione dei boschetti nei campi. Per le siepi, invece, non è ancora terminata l’istruttoria e le domande saranno finanziabili entro metà gennaio 2024, cosa che però blocca per queste aziende anche il pagamento della PAC”.
“E pensare che la nuova PAC 2023-2027 si pone come obiettivo principale quello di rafforzare il contributo dell’agricoltura agli obiettivi ambientali e climatici dell’Ue – ricordano i consiglieri del Pd – e inoltre punta a fornire un sostegno più mirato alle aziende agricole di piccole dimensioni. Proprio in un momento delicato come questo, dove il reddito diventa sempre più ridotto, dove l’agricoltura rappresenta un comparto fondamentale per la nostra regione e spesso svolge un ruolo sociale e di sentinella del territorio”.
“Ci aspettiamo – concludono Zottis, Bigon e Montanariello – che in occasione dell’imminente seduta di bilancio, l’assessore regionale competente riferisca in Aula e metta subito mano a questo ritardo attorno al quale la Giunta doveva porre ben altra attenzione e vigilanza”.